L’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, Casa Argentina e l’Instituto Cervantes di Roma invitano a questo incontro che si terrà a Casa Argentina – Sezione Culturale dell’Ambasciata Argentina in Italia (Palazzo Coppedé, Via Veneto 7, Roma) martedì 11 febbraio alle 17.30 ore.
Partendo dall’aforisma di Paul Valéry che definisce il testo poetico come una «hésitation prolongée entre le son et le sens», s’indaga sulle origini e la genesi della poesia dipinta dello scrittore gaditano Rafael Alberti (1902-1999) attraverso le tre tappe fondamentali in cui essa si è sviluppata: quella ekphrastica, che inaugura l’apertura della parola poetica alla dimensione spazio-visiva, rappresentata dal libro A la pintura (1945-1948); quella intermediale, comprendente le prime sperimentazioni verbografiche (le cosiddette liricografías); quella transmediale, identificabile con la realizzazione di creazioni ibride, iconotestuali (il libro d’artista “Nunca fui a Granada. Una poesía y seis liricografías para Federico García Lorca”, 1975), in cui ancor più radicalmente poesia e disegno convergono verso un’unità di senso superiore, pluristratico, dinamico e comunque “altro” rispetto a quello mediato da ognuno dei due linguaggi artistici.
Il documentario “El otro río”, diretto dalla regista argentina nata a Rosario Alicia Ovando, è un viaggio attraverso l’esilio argentino del poeta spagnolo, che arrivò all’Argentina insieme a sua moglie, la scrittrice María Teresa León, dopo un’attiva partecipazione nella Guerra Civile Spagnola. Vissero in Argentina durante 23 anni, pubblicando gran parte della sua opera lì, ed ebbero una figlia. La storia è raccontata dal cantautore argentino Enrique Llopis, che lavorò con il poeta, composi la musica par alcune opere e fecero presentazioni insieme. Il documentario raccoglie la voce del proprio Alberti che racconta molte delle sue esperienze in Argentina.
Participano all’incontro Marisa Martínez Pérsico, coordinatrice della seconda commissione di Scienze Umane e Sociali della RCAI, docente all’Università di Roma Tor Vergata e Guglielmo Marconi, e Loretta Frattale, autrice del libro, professoressa di Letteratura spagnola all’Università di Roma Tor Vergata, studiosa della letteratura spagnola di fine Ottocento, d’avanguardia e della poesia del Novecento, impegnata anche sul fronte delle scritture dei mistici, si è recentemente occupata di questioni inerenti al dialogo interartistico e intermediale. È autrice di numerosi saggi (da Melanconia, crisi, creatività, 2005, a Rafael Alberti a Roma. Un poeta tra pittori, 2015), edizioni (da Idearium español di A. Ganivet, 2003 a L’albereto perduto, di Rafael Alberti, 2012), traduzioni (da Il libro delle bestie di Ramon Llull, 1987, a Faville di vita di Carlos Edmundo de Ory, 2006).